venerdì 10 settembre 2010

I MISTERI DELL'UNDICI SETTEMBRE

11 settembre 2001 - CONDIVIDI per NON DIMENTICARE!!
Penso che molti di noi hanno assistito al crollo in diretta!!pubblicata da Il sole brilla sempre!! il giorno sabato 11 settembre 2010 alle ore 1.29
Sono trascorsi già nove anni da quel giorno orribile, da quell’evento terrificante che vide la morte di quasi 3000 persone.









Eppure a 9 anni dall’attacco alle Torri Gemelle di New York, ancora non si sa cosa sia veramente successo quel giorno, si parla infatti di un enorme complotto che vede come protagonista il presidente americano George Bush.
Ancora non sappiamo quale sia la verità, ma dobbiamo continuare a cercarla per rendere giustizia a quelle povere persone che hanno perso la vita in quell'inferno e ai loro familiari che da quel giorno non vivono più.


http://xoomer.virgilio.it/911_subito/dirottatori_vivi.htm


L'11 SETTEMBRE NON VI FURONO I VOLI "AA-11" E "AA-77"

(Ringrazio Doktor per la segnalazione)



Prove che l'11 settembre 2001 non vi furono i voli AA11 e AA77.
Di Peter Meyer

Secondo la versione ufficiale sui fatti dell’11 settembre 2001, “terroristi arabi” dirottarono quattro aerei commerciali, due dei quali vennero condotti contro le Torri Nord e Sud del World Trade Center e un terzo contro il Pentagono. In questo articolo vengono presentate prove, ricavate da documenti forniti dal governo americano, secondo cui quanto detto potrebbe non essere vero.

Prima evidenza.
Riepiloghiamo gli aeroporti di partenza e i numeri di volo degli aerei:

Newark Liberty International (Newark, NJ) – UA93
Logan International (Boston, MA) - UA 175 e AA 11
Dulles International (Washington, DC) – AA 77

Eseguiamo adesso alcune operazioni. Le statistiche dell’agenzia statunitense dei trasporti (BTS) sono mostrate nel loro sito web www.bts.gov. L’Agenzia riporta ogni volo interno in programmazione negli aeroporti americani, anche se non effettuato, a meno che il volo non sia stato cancellato almeno sette giorni prima della data stabilita per la partenza.

L’Agenzia ha una pagina relativa alle statistiche delle partenze.

Per comprendere l’articolo, chi legge dovrebbe collegarsi a quella pagina e selezionare "Scheduled departure time".

Quindi selezionare l’aeroporto "Newark, NJ", poi "United Airlines", infine "September 10, 2001" (non 11). Si vede che il volo UA 93, diretto a San Francisco, era programmato per le ore 08:00, e che il numero di coda dell’aereo assegnato per quel volo era N570UA.

Ora ripetiamo le operazioni per l’11 settembre e ritroveremo gli stessi risultati, eccetto che il numero di coda dell’aereo designato era N591UA.

Ritorniamo indietro alla pagina "Departure Statistics" e selezioniamo “Actual departure time". Scegliendo i dati come sopra (aeroporto, ecc.), troviamo che l’UA 93 partì alle 7:57 il 10 settembre e alle 8:01 l’11 settembre.

Possiamo fare le stesse operazioni per tutti i voli. I risultati (ove, per numero di coda “UNKNOW” si intende ‘non noto’ per quanto riportato dall’agenzia) sono:

DATA - N. VOLO - DESTINAZIONE - ORARIO - N. CODA - ORA DECOLLO

10 sett. - UA93 - San Francisco - 08.00 - N570UA - 07.57
11 sett. - UA93 - San Francisco - 08.00 - N591UA - 08.01

10 sett. - UA175 - Los Angeles - 08.00 - N618UA - 07.59
11 sett. - UA175 - Los Angeles - 08.00 - N612UA - 07.58

10 sett. - AA11 - Los Angeles - 07.45 - N321AA - 07.41
11 sett. - AA11 - Los Angeles - 07.45 – IGNOTO – 00.00

10 sett. - AA77 - Los Angeles - 08.10 - N632AA – 08.09
11 sett. - AA77 - Los Angeles - 08.10 - IGNOTO – 00.00

Così secondo queste informazioni i voli AA 11 e AA 77 sarebbero stati in programma l’11 settembre. Ci si potrebbe domandare perché non ci sono numeri di coda per i voli programmati? Se gli aerei erano assegnati per quei voli, allora i numeri di coda dovevano essere noti prima dell’11 settembre, ma come si vede i numeri di coda sono segnati come “ignoto”. E se quei voli sono realmente avvenuti, perché l’orario di partenza è segnato con “00.00”?

Ma, cosa ancor più importante, quest’informazione non è quella che lo stesso sito aveva fornito in precedenza. Fino al 2004, le richieste di informazioni al sito, fornivano risultati diversi; questi risultati sono stati riportati da Gerard Holmgren nel novembre 2003 (e successivamente aggiornati qui).

Altre persone, che hanno letto i suoi dati, salvarono a loro volta le più importanti pagine direttamente dal sito BTS. (I dati sono già stati discussi in un articolo sul sito ww.serendipity.li dall’autore di questo articolo, e dall’aprile 2005 possono essere scaricati da qui.

Ma i ricercatori sull’11 settembre sembrano non ricordarsi questi dati, per questo appare necessario ridiscuterli con maggiore dettaglio, e rendere esplicito ciò che essi implicano.

Vediamo ciò che dicevano le pagine web originali BTS. Clicchiamo sui link sottostanti per vedere le copie (salvate nel novembre 2003) delle pagine "Departure Statistics" per l’11 settembre 2001 per i voli United Airlines (UA) e American Airlines (AA) negli aeroporti selezionati:

UA: Newark, NJ — Newark International

UA: Boston, MA — Logan International

AA: Boston, MA — Logan International

AA: Washington, DC — Washington Dulles International

Da cui otteniamo per il giorno 11 settembre:

Volo UA 93, destinazione San Francisco, orario previsto 8.00, N. coda N591UA, orario decollo 8.01

Volo UA 175, destinazione Los Angeles, orario previsto 8.00, N. coda N612UA, orario decollo 7.58

Volo AA 11, nessun dato per destinazione, orario previsto, N. coda, orario decollo.

Volo AA 77, nessun dato per destinazione, orario previsto, N. coda, orario decollo.

Quindi, per l’11 settembre 2001, e per i voli UA 93 e UA 175, la destinazione, il numero di coda, la data di partenza sono le stesse di quelle fornite sopra. Ma per i voli AA11 e AA77 la situazione è totalmente differente – questi voli non erano assolutamente programmati. L’implicazione è che, l’11 settembre 2001, i voli AA 11 e AA 77 non sono esistiti.

Un’ulteriore prova di questo può essere trovata se si considerano i dati del dirottamento.

Andiamo a questa pagina del sito BTS: www.bts.gov

E scegliamo "Newark, NJ". Sulla pagina successiva, scegliamo "United Airlines" e September 11, 2001. Tre aerei vengono segnalati come dirottati, esattamente, UA 81, UA 83 e UA 641. Ma nelle registrazioni originali risultava dirottato anche l’UA 93 (con numero di coda N591UA). Clicchiamo qui per vedere una copia della pagina originale.

Ora cerchiamo nello stesso modo le statistiche dei dirottamenti per gli altri aeroporti. Le pagine originali BTS si possono vedere ciccando sui link sottostanti:

UA: Newark, NJ — Newark International

UA: Boston, MA — Logan International

AA: Boston, MA — Logan International

AA: Washington, DC — Washington Dulles International


Si ottengono i seguenti risultati:

La registrazione del dirottamento non esiste negli attuali dati BTS per tutti gli aerei, mentre, nelle registrazioni originali, i voli UA 93 e UA 175 risultavano dirottati, al contrario dei voli AA 11 e AA 77.

Così le registrazioni dei dirottamenti dell’UA 93 e dell’UA 175 sono state rimosse dal database BTS. Presumibilmente per mascherare il fatto che, sebbene, nel database originale, ci fossero registrati i dirottamenti dell’UA 93 e dell’UA 175, non figuravano invece registrati i dirottamenti dell’AA 11 e dell’AA 77. La ragione per cui non c’erano registrazioni per il dirottamento dell’AA 11 e dell’AA 77 è che questi voli non sono mai esistiti.

Una terza prova di quanto asserito può essere ritrovata considerando le statistiche Airline On-Time Statistics.

Andiamo a questa pagina sul sito web BTS.

E selezioniamo "United Airlines", numero di volo "0093" e l’estensione di data dal 10 all’11 settembre 2001. Ci appare una pagina che fornisce i dati per il volo UA 93 il 10 settembre 2001, ma sopra c’è la seguente nota:

“L’11 settembre 2001, i voli #11 e #77 dell’American Airlines e i voli #93 e #175 dell’United Airlines sono stati dirottati da terroristi. Così, questi voli non sono inclusi nelle statistiche”

Ma questa nota è stata aggiunta dopo il novembre 2003. Prima, la stessa richiesta (ma solo per il giorno 11 settembre 2001) forniva la pagina mostrata qui.

Simili richieste al database BTS originale fornivano le seguenti pagine per

UA 93, AA 11 e AA 77.

Così il sommario delle statistiche (per quel periodo specificato) per i 4 voli è diverso nella versione attuale del database rispetto a quella che esisteva fino al 2004. Nella versione originale il sommario includeva dati per i voli UA 93 e UA 175 l’11 settembre 2001, mentre quelli per i voli AA 11 e AA 77 sono esplicitamente esposti come non esistenti. E nella corrente versione sono esclusi i dati per tutti e quattro i voli dell’11 settembre. Questo cambiamento è stato eseguito presumibilmente per nascondere il fatto che i voli AA 11 e AA 77 non sono esistiti l’11 settembre 2001.

Considerazioni

Secondo la versione ufficiale, un Boeing 767 dell’American Airlines decollò dall’areoporto Logan International di Boston come volo AA 11, fu dirottato da “terroristi arabi”, e fu fatto volare contro la Torre Nord del WTC. Ma poiché il volo AA 11 non è esistito l’11 settembre 2001, tale asserzione non può essere vera.

Secondo la versione ufficiale, un Boeing 757 dell’American Airlines decollò dall’aeroporto Dulles International di Washington DC come volo AA 77, fu dirottato da “terroristi arabi”, e fu fatto volare contro il Pentagono. Ma poiché il volo AA 77 non è esistito l’11 settembre 2001, tale asserzione non può essere vera.

Di conseguenza, la storia ufficiale sull’11 settembre 2001 tirata fuori dall’amministrazione Bush e mantenuta senza modifiche per oltre quattro anni, fino ad ora, è falsa. I dirottatori arabi non possono aver dirottato i voli AA 11 e AA 77 per farli schiantare contro il WTC1 e il Pentagono, perché quei voli non esistevano. Tutti i discorsi sui dirottatori arabi, armati con taglierini e intenti a distruggere le Torri Gemelle, devono essere il frutto di una macchinazione, una bufala, designata per coprire quello che veramente è accaduto l’11 settembre, e, naturalmente, nascondere l’identità dei reali perpetratori di questa atrocità, nella quale hanno perso la vita circa 3000 persone.

Naturalmente, se i voli AA 11 e AA 77 non sono mai esistiti, rimangono delle domande cui rispondere.

1. Che cosa dire del video Naudet, che si ritiene mostri il volo AA 11 mentre si schianta nella Torre Nord?

Questo video è la prova principale proposta per dimostrare che un aereo passeggeri dirottato era penetrato nel WTC1. Ma ci sono prove che il filmato di Jules Naudet è stato preparato, in altre parole, che i fratelli Naudet fossero a conoscenza dell’attacco al WTC1 e che si posizionarono perfettamente per catturare nel video l’esplosione. Se è così, questo porta a rifiutare la storia ufficiale, in quanto è molto improbabile che i presunti dirottatori arabi o il loro capo avessero informato delle loro intenzioni i fratelli Naudet. E se è così, non dobbiamo avere alcuna fiducia in quel video, in quanto è stata realizzato per fornire la “prova” a sostegno della storia ufficiale, ed è plausibile ritenere che Jules abbia ripreso solo l’esplosione, con lo sfocato oggetto volante aggiunto poi in laboratorio, prima del rilascio del video 24 ore dopo (anche se si può ipotizzare che egli possa aver catturato uno o più oggetti reali che volavano nel WTC1, ma non un Boeing 767).

2. Che dire dei testimoni che hanno dichiarato di aver visto il volo AA 77 entrare nel Pentagono?

Ci sono varie ragioni per non ammettere queste testimonianze:

(a) Secondo il Rapporto della Commissione sull’11/9, l’oggetto che colpì il Pentagono si è avvicinato ad una velocità di 530 mph, il che vuol dire che i testimoni avevano a disposizione solo pochi secondi per osservare l’oggetto.
(b) Un oggetto che vola contro il Pentagono è una cosa così anomala che le persone potrebbe rendersene conto solo dopo l’evento, in particolare quando i media hanno detto quello che hai visto.
(c) I perpetratori dell’11/9 potrebbe aver sistemato falsi testimoni per sostenere la loro tesi;
(d) Se un testimone dichiara ciò che è fisicamente impossibile (come un Boeing 757 che colpisce il Pentagono senza lasciare parti di se stesso che lo possono identificare – ali, motori, ecc. – fra i detriti), allora noi non possiamo credere a quella persona.

Su questo argomento vedi anche The Eyewitness Reports.

3. Che dire dei passeggeri sui voli AA 11 e AA 77?

Naturalmente, se questi voli non sono esistiti, allora non c’erano passeggeri (o membri dell’equipaggio). La domanda allora diventa: Che dire delle liste di passeggeri dei due voli? Dobbiamo trarre un’ovvia conclusione: le liste dei passeggeri erano false. Esse furono fornite alla CNN, al Newsweek, ecc., presumibilmente dagli organizzatori (ancora una falsa prova per sostenere la storia ufficiale). Ci possono essere reali persone i cui nomi sono stati inclusi nelle liste, e, se è così, allora dovremmo domandarci chi di loro è ancora vivo (e dove) e che cosa è accaduto a quelli che non lo sono più.

Fonte: http://www.serendipity.li/wot/aa_flts/aa_flts.htmdc

Tradotto da redazione di
www.comedonchisciotte.org.


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IL NUOVO VIDEO DELLO SCHIANTO AL PENTAGONO: UN ALTRO AUTOGOL?

Tutto quello che c'è da sapere riguardo questo famoso secondo filmato. Vedi anche L'ANALISI FISICA DEL FILMATO.

Usa, via libera dal Pentagono per le immagini shock del volo 77
Tratto da www.Repubblica.it.

Reso pubblico il video dell'11 settembre 2001 che mostra lo schianto dell'aereo contro l'edificio della Difesa Usa. Ma molti dubbi rimangono. Si tratta di uno degli aspetti meno chiari dell'attacco agli Usa. Alcune ricostruzioni misero in discussione la versione ufficiale.

WASHINGTON - Cercando di sfatare teorie cospirative che girano da anni, il Pentagono ha reso pubblico il video dell'impatto l'11 settembre 2001 del Boeing 757 che colpì il ministero della Difesa americano. Ma le immagini, prese da un paio di angolazioni diverse, difficilmente riusciranno a convincere il mondo di Internet (ma non solo quello) dove da tempo fioriscono ipotesi di ogni genere in alternativa a quella, ufficiale, dell'attacco all'America da parte di Al Qaeda.

E' stato il ministero della Giustizia a consegnare le immagini al gruppo Judicial Watch, che le aveva chieste appellandosi alla legge sulla trasparenza (Foia). Ma anche il Pentagono ha pubblicato sul proprio sito Internet il doppio video. Le immagini sono più o meno le stesse che in passato erano state diffuse dalla Difesa americana sotto forma di sei fotogrammi.

Nel filmato, ripreso da due telecamere di sicurezza collocate a poca distanza l'una dall'altra all'esterno del Pentagono, si vede l'esplosione provocata dall'impatto del volo American 77, preceduta da una nuvola bianca che, per gli esperti, rappresenta la scia lasciata dall'aereo toccando il terreno sul prato fuori dall'edificio un istante prima di disintegrarsi a una velocità stimata in 520 chilometri orari. Nei fermo-immagine si intravede quello che appare essere il 'naso' del Boeing.

Il video con ogni probabilità non sarà sufficiente a smontare le teorie cospirative che negano sia stato il volo American 77 a colpire il Pentagono, ipotizzando invece il ricorso a bombe, missili, aerei senza pilota o caccia militari, nell'ambito di un vasto complotto gestito da ambienti dell' amministrazione Bush e servizi d'intelligence deviati.

Già le foto diffuse anni fa, riprese dalle stesse telecamere, avevano contribuito solo ad alimentare ulteriori 'contro-inchieste' - tra le più celebri, quella del francese Thierry Meyssan - basate sul fatto che il Pentagono non mostrasse alcun video, pur essendo presenti nell'area varie telecamere.

"Questo è tutto ciò che abbiamo, non c'è altro", hanno affermato portavoce militari, spiegando che non ci sono altre telecamere che quel giorno abbiano registrato immagini. Nella zona erano presenti nel 2001 altre telecamere installate allo Sheraton Hotel, a un distributore di benzina e su strutture del Dipartimento dei trasporti della Virginia. Ma nessuna risulta aver catturato immagini, anche perchè nella maggioranza dei casi erano telecamere che trasmettevano in diretta e non registravano.

"Speriamo che questo video possa mettere a tacere le teorie cospirative sul volo 77", ha detto Tom Filton, presidente di Judicial Watch, che ha dovuto ingaggiare per anni un braccio di ferro con il Pentagono per ottenere le immagini. Il ministero della Difesa aveva fino a ora rifiutato perchè legalmente vincolato dal processo in corso contro Zacarias Moussaoui, che si è concluso nelle scorse settimane.

Al Pentagono morirono l'11 settembre 189 persone, una quarantina delle quali si trovavano a bordo del volo American 77, tra cui alcuni bambini in una gita-premio organizzata dal National Geographic e i cinque terroristi arabi che realizzarono il dirottamento.

Nonostante i molteplici elementi emersi dalle indagini sui terroristi e nonostante le telefonate che i passeggeri dell'aereo riuscirono a fare prima dell' impatto, raccontando ciò che accadeva a bordo, l'episodio del Pentagono è rimasto il principale 'capo d'imputazione' per i complottisti che cercano di smontare la ricostruzione ufficiale dell'11 settembre.

"Sono tutte stupidaggini - afferma il solitamente compassato Jamie McIntyre, il corrispondente della Cnn dal Pentagono - perchè io c'ero quel giorno, ho visto migliaia di frammenti dell'aereo, li ho anche fotografati. Un pezzo lo raccolse lo stesso ministro Rumsfeld. Ma è giusto chiedere chiarezza e trasparenza al Pentagono, perchè c'è tante gente che non crede fino a che non vede".


La Repubblica, 16 maggio 2006.

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